
Seminario | Gruppo specialistico Termotecnici
14 Febbraio 2019 | 14:00 - 18:30
| GratuitoCollegio Periti Industriali e Periti Industriali Laureati
delle Province di Milano e Lodi
organizza il seminario
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LA VERSIONE 2018 DELLA NORMA UNI 10200
nell’ambito del Gruppo specialistico Termotecnici
giovedì 14.02.2019 | ore 14.00 – 18.30
Salone Isnardi | EMIT Feltrinelli | piazzale A. Cantore 10 – Milano
Durante il mese di ottobre 2018 UNI ha pubblicato la nuova edizione della norma 10200 (“Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria. Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria”).
Rispetto alle versioni del 2013 e del 2015 vi sono novità di non poco conto, che spaziano dall’allargamento del raggio d’azione anche agli impianti di raffrescamento e a quelli di ventilazione centralizzati, alla trattazione degli edifici ad occupazione parziale.
Nella casistica più ricorrente (edifici esistenti con impianto di riscaldamento centralizzato a colonne montanti, con contabilizzazione indiretta costituita da ripartitori) sono stati chiariti aspetti che in precedenza non lo erano (ad esempio le modalità di calcolo dei parametri energetici per i millesimi e per i prospetti di spesa), è stato modificato il riferimento di calcolo del consumo involontario nella contabilizzazione indiretta, è stato introdotto il “fattore d’uso”, che influenza l’entità del consumo fisso o involontario e sono state apportate variazioni al metodo di calcolo della potenza termica dei corpi scaldanti.
Il presente seminario intende entrare nel merito e confrontarsi sulle relative modalità d’impiego, con l’auspicio che la norma sia applicata con uniformità dai termotecnici e chiedersi se ora essa è in tutto e per tutto efficace allo scopo di ripartire le spese in proporzione ai prelievi effettivamente registrati, così da incentivare la razionalizzazione dei consumi e il contenimento degli sprechi, pur salvaguardando il comfort abitativo, ed esplicitati i criteri di ripartizione della cosiddetta componente involontaria, dovuta alle dispersioni dell’impianto.